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Al suono prodotto dalla chitarra elettrica e del basso vengono spesso applicati effetti che modificano il suono e lo rendono più adatto al genere musicale eseguito o al tipo di composizione.
Fra essi la saturazione (overdrive), la distorsione e il fuzz, molto apprezzati nel rock e, in generale, nella pop music.
Spesso ai precedenti si associa il pedale wah-wah, molto in voga negli anni settanta e ottanta.
Fra gli altri effetti applicati con successo alla chitarra elettrica, si possono citare delay, riverbero, chorus, flanger, phaser, octaver, pitch shifter, tremolo che vanno inseriti quasi esclusivamente nel "Loop Effetti" dell'amplificatore (il "Loop Effetti" o la "Mandata e Ritorno" si colloca tra preamplificatore e finale di potenza); questi tipi di effetti sono sconsigliati in una mandata e ritorno di tipo "seriale", sono altrettanto consigliati se il proprio amplificatore dispone di una mandata e ritorno in "Parallelo".
Anche alcuni processori dinamici come il compressore e il noise-gate vengono applicati al segnale della chitarra per modificare l'inviluppo del suono. L'utilizzo dei pedali al fine di effettuare il suono è una scelta strettamente correlata con lo stile del chitarrista in questione.
Così come Jimi Hendrix usava molto nelle sue esecuzioni il wah-wah e il Dallas Arbiter Fuzz Face, David Gilmour in alcuni periodi ha fatto uso dello stesso Fuzz Face o del
Big Muff modello Ram's Head, o Triangle, abbinandolo a particolari scelte nell'uso di delay dapprima a nastro come il Binson Echorec e poi digitali come l'MXR Digital Delay, il TC2290 prodotto dalla TC Electronics o il Tape Echo Simulator (T.E.S.) costruito da Pete Cornish a partire dal circuito del Boss DD2